Ingredienti:
- 800 gr sarde
- 4 acciughe sotto sale
- alloro
- 1 arancia
- olio extravergine d'oliva
- 100 gr pangrattato
- 50 gr pinoli
- 50 gr uvetta
- 2 cucchiai di zucchero
- prezzemolo tritato
- sale e pepe q.b.
Procedimento:
- Per preparare le sarde a beccafico, accendete il forno a 200°, e cominciate a pulire tutte le sarde squamandole, svuotandole delle interiora e privandole di testa e lisca, ma lasciando la coda. Lavatele, asciugatele delicatamente ed apritele a libro stando attenti a non dividere le due metà attaccate dal dorso
- Mettete in una padella 4 cucchiai di olio e il pangrattato quindi fatelo dorare a fuoco dolce, mescolando continuamente e stando attenti a non bruciarlo, poi mettetelo in una terrina
- Mettete l'uvetta sultanina in ammollo in acqua calda e lasciatela rinvenire
- Tritate il prezzemolo e le acciughe dissalate
- Unite al pangrattato i pinoli, l'uvetta ben strizzata, il prezzemolo, le acciughe dissalate e tritate, lo zucchero, il sale e il pepe secondo i vostri gusti. Con un cucchiaio di legno amalgamate bene tutti gli ingredienti
- Disponete questo composto sulle sarde (in modo che la pelle resti all’esterno), arrotolatele su se stesse cominciando dalla parte della testa, cosicché la coda resti all’esterno
- Ungete una teglia con dell'olio
- adagiatele a mano a mano ben ravvicinate nella teglia ponendo tra una e l’altra una foglia di alloro
- Quando avrete finito di disporle nella teglia, cospargetele col composto di pangrattato rimasto e irroratele con un composto formato da questi ingredienti rimasti: olio, succo d’arancia e zucchero
- Infornate le sarde a beccafico a forno caldo per circa 20-25 minuti
- Le sarde andranno mangiate mezz'ora dopo la fine della cottura (tiepide)
- Se volete preparare le sarde a beccafico all’uso catanese, nel ripieno, dovete sostituire metà del pangrattato con lo stesso peso di pecorino grattuggiato e aggiungere aglio o cipolla tritati. Inoltre il composto viene spalmato sulla carne della sarda che viene sovrapposta da un altra sarda a mo’ di sandwich (lasciando la pelle verso l’esterno); queste vengono poi passate nell'uovo sbattuto, successivamente nel pangrattato ed infine fritte
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